Con i sistemi di gestione dei contenuti (CMS) è più facile costruire, gestire e scalare siti web. Una piattaforma CMS permette di gestire il lavoro pesante per ogni tipo di sito, che si tratti di Un piccolo portfolio, un sito aziendale o un negozio di e-commerce su larga scala. Ma con tanti CMS a disposizione, la vera domanda non è solo quale CMS scegliere, ma se WordPress sia ancora la soluzione migliore.
WordPress ha dominato il mercato dei CMS per anni, ma nel 2025, piattaforme come Shopify, Wix e Squarespace e le più recenti soluzioni headless si contendono l’attenzione del pubblico. Con gli sviluppi della tecnologia, le aspettative su prestazioni, sicurezza e facilità d’uso continuano a cambiare.
In questo articolo mettiamo a confronto WordPress con le altre principali soluzioni CMS, esaminando le tendenze del mercato, i benchmark delle prestazioni, le opzioni di personalizzazione, la facilità d’uso e la sicurezza. Vogliamo fornire un quadro chiaro della situazione attuale e di come soluzioni come l’hosting gestito di Kinsta aiutino le aziende a ottenere il massimo da WordPress.
Qual è la situazione attuale nel mercato dei CMS
Nel 2025, i sistemi di gestione dei contenuti rimangono un elemento centrale della creazione e della gestione dei siti web. Con aziende, sviluppatori e privati alla ricerca di soluzioni scalabili e facili da usare, la concorrenza tra le piattaforme CMS si è intensificata. Mentre WordPress continua a dominare, piattaforme alternative, soprattutto quelle specializzate in soluzioni e-commerce, flessibilità del design e architettura headless, stanno guadagnando terreno.
Ecco un’analisi più approfondita della distribuzione delle quote di mercato delle principali piattaforme CMS.
Leader di mercato
Sono pochi gli attori principali che dominano il mercato dei CMS. Ognuno di questi si è ritagliato una nicchia in base alle funzionalità, alla facilità d’uso e alla domanda del pubblico:
- WordPress: WordPress rimane il CMS più utilizzato, utilizzato dal 43,5% di tutti i siti web, il che si traduce in una quota del 61,6% del mercato dei CMS. La natura open-source, la selezione di plugin e il forte supporto della comunità lo rendono la scelta ideale per aziende, blogger e sviluppatori.
- Shopify: con una quota di mercato del 6,7%, Shopify si è affermato come piattaforma e-commerce leader. Il suo approccio all-in-one semplifica la configurazione e la gestione del negozio, e questo lo fa preferire dalle aziende che si concentrano sulla vendita al dettaglio online.
- Wix: con una quota di mercato del 5,1%, Wix attrae piccole imprese, freelance e imprenditori grazie al suo site builder drag-and-drop e all’hosting integrato. Anche se la flessibilità è limitata rispetto a WordPress, rimane un forte concorrente per chi dà priorità alla facilità d’uso.
- Squarespace: ha una quota di mercato del 3,2%, Squarespace e si rivolge a creativi e professionisti alla ricerca di siti curati e basati su modelli. Ha un approccio orientato al design, cosa che lo ha reso popolare tra fotografi, artisti e piccole imprese.
- Joomla: un tempo uno dei migliori CMS, Joomla detiene oggi una quota di mercato del 2,1%, che riflette un costante declino nell’adozione. Sebbene offra funzioni utili e flessibilità per gli sviluppatori, la sua complessità lo ha reso meno accessibile agli utenti occasionali.
CMS alternativi
Oltre ai leader di mercato, diverse piattaforme CMS offrono ottime alternative che si rivolgono a settori specifici, utenti tecnici ed esigenze particolari riguardo ai siti web:
- Drupal: con l’1,2% del mercato dei CMS, Drupal rimane il preferito da agenzie governative, università e grandi organizzazioni che richiedono sicurezza e scalabilità avanzate.
- Adobe Systems (Adobe Experience Manager): con l’1,1% del mercato, il CMS di Adobe è pensato per clienti di livello aziendale che necessitano di una personalizzazione avanzata dei contenuti e dell’integrazione con gli strumenti di marketing di Adobe.
- Google Systems (come Blogger): con una quota di mercato dello 0,9%, le piattaforme CMS di Google, tra cui Blogger, hanno visto diminuire la loro importanza con il passaggio a soluzioni più moderne.
- Webflow: con una quota di mercato dell’1,1%, Webflow ha guadagnato terreno tra i designer e gli sviluppatori che desiderano una piattaforma senza codice ma altamente personalizzabile. Il suo visual builder e il controllo a livello di CSS ne fanno una scelta interessante anche per le agenzie e i freelance.
- OpenCart: con una quota di mercato dello 0,6%, OpenCart rimane una notevole piattaforma di e-commerce open-source, in particolare per gli sviluppatori che cercano flessibilità al di fuori di soluzioni hosted come Shopify.
Piattaforme CMS di nicchia ed emergenti
Alcune piattaforme CMS di nicchia stanno guadagnando terreno concentrandosi su esigenze specifiche, dalla flessibilità per gli sviluppatori alla gestione super minimale e leggera dei siti:
- TYPO3: lo hanno scelto lo 0,6% dei siti web che utilizzano un CMS. TYPO3 rimane la scelta preferita in Europa, soprattutto per le aziende e le organizzazioni governative che necessitano di un supporto multilingue e multi-sito.
- Craft CMS: con una quota di mercato dello 0,2%, Craft CMS sta crescendo in popolarità tra gli sviluppatori che desiderano un CMS più strutturato e flessibile con funzionalità API integrate.
- Statamic: pur detenendo una quota di mercato inferiore allo 0,1%, Statamic è un CMS flat-file che offre un’alternativa alle piattaforme basate su database. La velocità e la facilità d’uso per gli sviluppatori lo rendono interessante per i progetti web ad alte prestazioni.
Considerando solo i numeri, WordPress domina ancora il mercato dei CMS, mentre piattaforme come Shopify e Wix si sono ritagliate nicchie importanti, in particolare per quanto riguarda l’e-commerce e la creazione di siti web facili da usare. La diversità delle piattaforme CMS permette di scegliere le soluzioni più adatte ad ogni esigenza, che si tratti di blogging, shopping online o siti web aziendali complessi.
Prestazioni
La velocità e l’efficienza sono fondamentali nella scelta di un sistema di gestione dei contenuti, in quanto influiscono sull’esperienza degli utenti e sul posizionamento nei motori di ricerca. Confrontare le prestazioni, come la velocità di caricamento delle pagine, tra i diversi CMS può essere complicato, perché le dimensioni delle pagine generate possono variare in modo significativo a seconda del CMS. Tuttavia, chi è interessato può dare un’occhiata ai nostri benchmark più recenti che mettono a confronto molte delle piattaforme CMS sopra citate con diverse versioni di PHP.
La personalizzazione
La personalizzazione gioca un ruolo fondamentale nella scelta di un sistema di gestione dei contenuti. La piattaforma giusta dovrebbe permettere di modificare gli elementi del design, aggiungere funzionalità e integrare strumenti di terze parti per raggiungere specifici obiettivi.
Sebbene molte piattaforme CMS sono caratterizzate da una certa flessibilità, WordPress si distingue come la soluzione più personalizzabile, offrendo ai principianti uno strumento semplice per costruire un sito e al contempo la profondità e il controllo di cui hanno bisogno gli sviluppatori.
Vediamo un confronto tra queste piattaforme:
- WordPress: WordPress è il CMS più personalizzabile: nel repository ufficiale, sono disponibili decine di migliaia di temi e 60.000 plugin. È facile estendere le funzionalità con plugin per la SEO, l’e-commerce, le iscrizioni e molto altro. Gli sviluppatori hanno il pieno controllo su temi personalizzati, tipi di post personalizzati e un’API REST. A differenza di altre piattaforme, WordPress non limita le integrazioni di terze parti né richiede strumenti proprietari per le modifiche.

- Shopify: Shopify offre temi personalizzabili e un app store. Per personalizzare in modo avanzato, è necessario conoscere il linguaggio Liquid template di Shopify e gli utenti sono limitati all’ecosistema di Shopify per l’aggiunta di nuove funzionalità. Lo sviluppo personalizzato è possibile ma richiede la conoscenza del framework e delle API di Shopify.
- Wix: Wix offre strumenti di personalizzazione drag-and-drop, ma manca di un controllo preciso sul codice e sulle funzioni di backend. Si è vincolati ai modelli di Wix e le funzioni avanzate spesso richiedono l’uso di strumenti proprietari di Wix, limitando la flessibilità operativa.
- Squarespace: come Wix, Squarespace è fortemente incentrato sul design ma presenta dei limiti in termini di estendibilità. La personalizzazione avviene principalmente all’interno dei temi di Squarespace, con un controllo limitato da parte degli sviluppatori sulle funzionalità di backend.

- Joomla: Joomla è altamente personalizzabile e offre una struttura modulare e una vasta gamma di estensioni. Tuttavia, è molto più difficile da usare rispetto alle altre piattaforme CMS menzionate qui.
- Drupal: Drupal è un CMS estremamente flessibile, progettato per gli sviluppatori che necessitano di ampie possibilità di personalizzazione. Supporta tipi di contenuti personalizzati, tassonomie e permessi avanzati per gli utenti, ma richiede una buona conoscenza di PHP e del framework di Drupal, il che lo rende complesso per i principianti.
- Webflow: Webflow permette di personalizzare finemente il design attraverso un editor visuale che consente di modificare layout e animazioni. Tuttavia, per estendere le funzionalità al di là del design, è necessario codice personalizzato, il che non è l’ideale per chi ha esigenze specifiche.

- Craft CMS: Craft CMS è molto flessibile, è orientato agli sviluppatori e consente la modellazione personalizzata dei contenuti e lo sviluppo basato su API. Manca però di un ecosistema di plugin, il che significa che molte funzionalità devono essere costruite da zero.
- Adobe Experience Manager (AEM): progettata per la gestione dei contenuti a livello aziendale, questa piattaforma offre avanzate possibilità di personalizzazione, grazie agli strumenti proprietari di Adobe. Tuttavia, la modifica della piattaforma richiede competenze nello sviluppo basato su Java invece che su PHP.
- Blogger di Google: questa piattaforma offre possibilità di personalizzazione limitate, consentendo principalmente di modificare i layout e i widget di base. La personalizzazione avanzata richiede la modifica manuale di HTML e CSS, ma la flessibilità è minima.
- OpenCart: questa soluzione di ecommerce offre notevoli possibilità di personalizzazione grazie a estensioni e moduli personalizzati. Il suo mercato è più piccolo rispetto a Shopify o WordPress, il che significa che alcune funzionalità richiedono uno sviluppo personalizzato.
- TYPO3: offre alti livelli di personalizzazione, tra cui ruoli utente flessibili, supporto multilingue ed estensioni modulari. Tuttavia, è complesso da personalizzare per chi non è sviluppatore.
- Statamic: questa piattaforma utilizza una struttura a “flat files”, è altamente personalizzabile e non ha bisogno di un database. Ha anche API personalizzate e permette una modellazione flessibile dei contenuti, ma avendo una community più ristretta, dispone anche di meno soluzioni precostituite.
Facilità d’uso
Un CMS deve permettere di creare, gestire e aggiornare un sito web senza richiedere competenze tecniche avanzate. Alcune piattaforme privilegiano la semplicità, altre offrono un maggiore controllo, a costo di richiedere l’esperienza di uno sviluppatore.
Ecco un confronto tra le migliori piattaforme CMS in base all’usabilità e all’esperienza utente.
Le piattaforme più facili da usare
Per chi desidera una soluzione semplice per costruire e gestire un sito web, WordPress, Shopify, Wix, Squarespace, Google Systems e OpenCart sono tra le opzioni migliori.
WordPress garantisce l’equilibrio tra facilità d’uso e flessibilità. La bacheca è intuitiva e la maggior parte delle operazioni, come l’installazione di temi e di plugin e la pubblicazione di contenuti, possono essere eseguite senza dover ricorrere al codice.

L’editor a blocchi permette di creare contenuti in modo semplice e i builder drag-and-drop come Elementor e Divi offrono ancora maggiori possibilità di personalizzazione. Tuttavia, la gestione di WordPress può diventare più complessa quando si ha a che fare con sviluppi personalizzati o con la risoluzione di conflitti tra plugin.
Shopify è un’ottima scelta per l’e-commerce: si occupa dell’hosting, della sicurezza e della manutenzione in modo tale che i proprietari dei negozi non debbano farlo in prima persona. È facile da usare per i principianti ma ha limitate possibilità di personalizzazione, il che può essere uno svantaggio per chi ha esigenze particolari.
Wix e Squarespace puntano sulla flessibilità del design con editor drag-and-drop e modelli predefiniti. Sono ideali per piccoli imprenditori, freelance e creativi che vogliono un sito dall’aspetto professionale senza dover ricorrere al codice. Wix consente di effettuare un maggior numero di modifiche al layout, mentre Squarespace mantiene un approccio più strutturato per un design raffinato.
Webflow unisce la facilità d’uso a una personalizzazione più avanzata. Offre un editor visuale come Wix e Squarespace, ma permette anche di modificare direttamente HTML e CSS. Se da un lato offre ai designer una maggiore libertà creativa, dall’altro è più difficile da usare.
Blogger, la storica piattaforma di blogging di Google, è una dei CMS più semplici. Sebbene sia facile da configurare e da usare, non offre le funzionalità avanzate di altre piattaforme, quindi è più indicato per i blog personali che per i siti aziendali o di e-commerce.
OpenCart, invece, offre un’interfaccia semplice per le aziende di e-commerce e supporta anche le estensioni. Tuttavia, se si ha bisogno di qualcosa che vada oltre le basi, richiede conoscenze tecniche.
Piattaforme moderatamente semplici
Se si ha bisogno di maggiori possibilità di controllo, Joomla, Drupal e Craft CMS offrono flessibilità, ma richiedono conoscenze tecniche.
Joomla ha un’impostazione modulare e dispone di molte estensioni, ma la sua interfaccia spesso risulta complessa per i principianti. È più adatto a chi è abituato a gestire template, moduli ed estensioni.
Drupal è ancora più orientato agli sviluppatori, con ruoli avanzati per gli utenti, funzioni di sicurezza e opzioni di personalizzazione avanzate. Tuttavia, non dispone di un editor visivo integrato, e ciò rende la gestione dei contenuti più difficile per chi non è sviluppatore. È comunemente utilizzato per siti web di grandi dimensioni nei settori governativo, educativo e aziendale, dove la sicurezza e la scalabilità sono le priorità rispetto all’usabilità del backend.

Craft CMS offre una dashboard più pulita e intuitiva rispetto a Joomla e Drupal, ma richiede comunque conoscenze di sviluppo. A differenza di WordPress, che ha a disposizione un numero apparentemente illimitato di plugin, Craft CMS si affida a funzioni personalizzate, il che significa maggiore controllo ma anche più lavoro.
Piattaforme avanzate per sviluppatori
Al livello più alto di complessità, abbiamo Adobe Experience Manager, TYPO3 e Statamic, le piattaforme più adatte alle grandi aziende, alle imprese e agli sviluppatori.
AEM è un CMS di livello enterprise che si integra con gli strumenti di marketing di Adobe. Permette di distribuire contenuti personalizzati, automatizzare e distribuire su più piattaforme. Tuttavia, la personalizzazione richiede competenze nelle tecnologie proprietarie di Adobe, per cui è in gran parte inaccessibile alla maggior parte degli utenti non aziendali.

TYPO3 è un CMS decisamente flessibile, costruito per siti web grandi e complessi, ma la sua complessità ne fa uno strumento difficile da gestire. Solo chi ha avanzate conoscenze di sviluppo può sentirsi a proprio agio con questa piattaforma.
Infine, abbiamo Statamic, che offre ampie possibilità di personalizzazione e di sviluppo basato su API. Gli sviluppatori che desiderano un sistema leggero ma flessibile possono trarre molti vantaggi da Statamic, ma l’ecosistema di creatori che ruota intorno a questa piattaforma è molto più piccolo di WordPress, quindi sarà necessario creare la maggior parte delle funzionalità da zero.
Considerazioni sulla sicurezza
Quando si sceglie un sistema di gestione dei contenuti, la sicurezza è molto importante. Ogni piattaforma ha le sue caratteristiche di sicurezza (o la sua mancanza) e sapere cosa offrono può aiutare a fare la scelta giusta.
Vediamo in che modo le principali piattaforme CMS gestiscono la sicurezza e quali sono i rischi e i vantaggi dell’uso di plugin, temi e integrazioni di terze parti con WordPress.
Sicurezza di WordPress
La natura open-source di WordPress è alla base delle possibilità di personalizzazione che il CMS offre. Tuttavia, questa apertura può generare problemi di sicurezza, soprattutto quando si integrano plugin e temi di terze parti.
I plugin e i temi migliorano l’aspetto e le prestazioni dei siti, ma possono anche introdurre delle vulnerabilità se non sono adeguatamente controllati. Plugin e temi non sicuri o non aggiornati sono bersagli facili per gli aggressori e possono portare ad accessi non autorizzati o a violazioni dei dati.
Per garantire la sicurezza di un’installazione di WordPress, è importante eseguire gli aggiornamenti del core di WordPress non appena sono disponibili e aggiornare regolarmente anche temi e plugin e i temi. Prima di installarli, bisognerebbe anche valutare attentamente la credibilità e le prassi di sicurezza dei servizi di terze parti. È consigliabile controllare le recensioni e le valutazioni per farsi un’idea delle esperienze altrui. È una buona idea anche installare un plugin di sicurezza dedicato: ce ne sono molti a disposizione, tra cui Sucuri o Wordfence.

Per una maggiore sicurezza, è preferibile scegliere un hosting WordPress gestito, in modo da scaricare le responsabilità della sicurezza sul provider. Un host gestito come Kinsta gestirà per gli aggiornamenti e i backup, implementando al contempo misure come la conformità PCI DSS, i certificati SSL e la conformità al GDPR, oltre ad offrire molte altre funzioni di sicurezza di livello enterprise.
La sicurezza di Shopify
Shopify gestisce la sicurezza a livello di server. Questo riguarda la conformità agli standard PCI DSS, i certificati SSL e gli aggiornamenti regolari, ma lascia al proprietario del sito una parte delle attività legate alla sicurezza. Ad esempio, bisogna prestare attenzione alle app di terze parti che si integrano nel sito. Inoltre, bisogna utilizzare password forti e limitare l’accesso degli utenti per mantenere il sito sicuro.
Sicurezza di Wix e Squarespace
Entrambe le piattaforme sono closed-source e offrono aggiornamenti automatici e certificati SSL, oltre a limitare le integrazioni di terze parti. La manutenzione per il proprietario del sito è minima, a parte il mantenimento di password forti e la cautela nelle integrazioni esterne. Ma il compromesso è una notevole mancanza di flessibilità.

Sicurezza di Joomla e Drupal
Entrambe queste piattaforme open-source sono note per i loro solidi framework di sicurezza, per le attive community dedicate all’individuazione e alla correzione delle vulnerabilità e per i permessi utente estremamente granulari che offrono un controllo dettagliato dell’accesso degli utenti.
La sicurezza all’interno di queste piattaforme, ancora una volta, si basa su aggiornamenti tempestivi, su una selezione restrittiva dei moduli e su una corretta configurazione. Dato che la difficoltà è maggiore per questi CMS, è più probabile che i meno esperti ne facciano una cattiva gestione.
Sicurezza di Craft CMS
Craft CMS enfatizza la sicurezza con caratteristiche quali l’uso di POST per le azioni che modificano lo stato per mitigare i rischi di CSRF, la generazione di token crittograficamente sicuri grazie a OpenSSL e i permessi estremamente specifici per gli utenti. Si tratta di una piattaforma sicura, ma le vulnerabilità possono comunque derivare da configurazioni errate o da software non aggiornati.
Sicurezza di OpenCart
OpenCart dispone di misure di sicurezza di base come l’autenticazione degli utenti e la convalida degli input. Tuttavia, è stato soggetto a vulnerabilità come SQL injection e attacchi XSS, spesso a causa di estensioni non sicure.
Sicurezza di Statamic
Dato che Statamic è un CMS flat-file, riduce alcuni rischi associati alle piattaforme basate su database. Dispone di funzioni come l’autenticazione degli utenti e il controllo degli accessi basato sui ruoli. Tuttavia, se non è adeguatamente protetto, può essere vulnerabile ad attacchi tipo XSS e CSRF.
Sicurezza di TYPO3
TYPO3 offre numerose funzioni di sicurezza, tra cui l’uso di POST per le azioni che modificano lo stato per mitigare i rischi di CSRF, un sistema completo di permessi e una gestione sicura delle sessioni.

Tuttavia, come molte delle piattaforme qui elencate, è necessaria una costante manutenzione per tenere sotto controllo la sicurezza del sito.
Sicurezza di AEM
Dato che Adobe Experience Manager è stato creato per la gestione dei contenuti a livello aziendale e integra l’infrastruttura di sicurezza di Adobe, dispone di controlli di accesso avanzati, crittografia dei dati e funzioni di conformità automatizzate. Tuttavia, per personalizzarlo è necessario lavorare con gli strumenti Adobe, il che limita la flessibilità e richiede familiarità con la piattaforma per poterla sfruttare al meglio.
Sicurezza di Blogger
Blogger si avvale dell’infrastruttura di sicurezza di Google, quindi richiede poca manutenzione ed è abbastanza sicuro. Gli aggiornamenti automatici e le misure di sicurezza gestite da Google riducono inoltre le vulnerabilità. La mancanza di opzioni di personalizzazione e di integrazioni di terze parti lo rende molto meno flessibile di altre piattaforme CMS, il che significa che non è particolarmente adatto alle aziende.
Sicurezza di Webflow
Webflow è closed-source e gestisce automaticamente la sicurezza. Offre crittografia SSL, protezione DDoS e supporto CDN globale. Dato che limita le integrazioni di terze parti, i rischi per la sicurezza sono minimi ma, come per Wix e Squarespace, le possibilità di personalizzazione ristrette di Webflow costituiscono un limite significativo.
Kinsta offre un servizio di hosting ottimizzato per WordPress
Kinsta è un provider di hosting gestito ad alte prestazioni per WordPress che elimina il problema della gestione dei siti web. È progettato per offrire velocità, sicurezza e scalabilità senza i grattacapi tecnici che derivano dall’hosting condiviso tradizionale o dai server non gestiti. Progettata specificamente per WordPress, la piattaforma di Kinsta permette ad aziende di tutte le dimensioni di gestire i propri siti senza problemi, prendendosi cura dietro le quinte delle cose più complesse.

Sebbene WordPress sia un CMS potente e flessibile, comporta rischi per la sicurezza, problemi di prestazioni e responsabilità di manutenzione, soprattutto per le aziende che si affidano a plugin e temi di terze parti. Kinsta riduce questi problemi grazie ad un ambiente di hosting completamente gestito. In questo modo, i siti WordPress funzionano senza problemi senza doversi preoccupare di una costante supervisione.
Ecco come l’hosting gestito per WordPress di Kinsta può aiutare a sfruttare al meglio il CMS più diffuso al mondo:
- Ottimizzazione delle prestazioni: Kinsta funziona sulla rete premium tier di Google Cloud Platform, utilizzando le macchine virtuali più veloci disponibili in ogni data center. La cache integrata a livello di server, l’integrazione con Cloudflare e un CDN globale garantiscono tempi di caricamento rapidi senza dover ricorrere a plugin di gestione della cache.
- Miglioramenti alla sicurezza: Kinsta riduce i rischi per la sicurezza di WordPress grazie a protezione DDoS, regole del firewall, scansione del malware e backup automatici. I certificati SSL gratuiti e la tecnologia dei container isolati mantengono ogni sito al sicuro e separato da tutti gli altri.
- Aggiornamenti e manutenzione automatici: Kinsta gestisce backup automatici, ambienti di staging e monitoraggio dell’attività, in modo che le aziende possano concentrarsi sulla crescita invece che sulla manutenzione tecnica.
- Strumenti per sviluppatori: a differenza degli hosting per principianti che limitano le possibilità di personalizzazione, Kinsta supporta accesso SSH, WP-CLI, integrazione Git e gestione multiutente. Questo ne fa una scelta solida per agenzie e utenti WordPress avanzati.
- Supporto esperto: il team di supporto di Kinsta, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è composto da specialisti di WordPress e garantisce un’assistenza rapida e competente in 10 lingue.
Che si tratti di un negozio di e-commerce, un sito ad iscrizione, un blog o un sito di livello enterprise, l’hosting ottimizzato di Kinsta garantisce sempre che il sito WordPress rimanga veloce, sicuro e scalabile.
Riepilogo
WordPress rimane la prima scelta per la creazione di siti web e continua ad essere il CMS più utilizzato per un motivo preciso. È flessibile, personalizzabile e scalabile come nessun altro CMS. Questo vale un neofita della tecnologia, un imprenditore o uno sviluppatore. WordPress fornisce gli strumenti per creare e gestire una solida presenza online. Altre piattaforme possono soddisfare esigenze di nicchia, ma nessuna è all’altezza di WordPress in termini di estendibilità e valore a lungo termine.
Detto questo, scegliendo WordPress si devono comunque affrontare delle problematiche. Rischi di sicurezza, problemi di prestazioni e manutenzione richiedono continua attenzione. È qui che brillano i piani di hosting gestito di Kinsta. Grazie all’infrastruttura alimentata da Google Cloud, alle ottimizzazioni integrate e al supporto di esperti disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Kinsta offre un servizio di hosting per WordPress veloce, sicuro e fluido, che permette alle aziende di concentrarsi sulla crescita e non sugli aspetti tecnici che altrimenti costituirebbero un problema.
Con Kinsta il tuo sito WordPress è a prova di futuro, per avere successo nel 2025 e oltre.
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