Che tu sia uno chef professionista o un semplice cuoco casalingo, avere il giusto tagliere da cucina è fondamentale. La scelta del tagliere adatto, tuttavia, può essere una decisione difficile poiché i fattori da considerare sono numerosi e, in più, il mercato odierno offre un infinito numero di soluzioni.
Come fare, quindi, a capire quale tagliere scegliere? Rispondere a questo quesito non è affatto semplice. Per questo, oggi, abbiamo deciso di fornirvi suggerimenti e consigli utili per aiutarvi a trovare il tagliere da cucina adatto alle vostre esigenze.
Nel corso dei paragrafi, discuteremo i criteri per la selezione di un buon tagliere e, alla fine di questa guida, avrete tutte le conoscenze necessarie per prendere una decisione consapevole e in linea con le vostre necessità.
Quali taglieri usare in cucina? Gli elementi da guardare
Quando si tratta di scegliere il tagliere ideale, gli aspetti da tenere in considerazione sono vari, ognuno con un peso differente. In generale, i fattori da guardare sono il materiale, la forma, le dimensioni e la facilità di pulizia.
Materiale
In commercio esistono 6 differenti materiali con cui può essere realizzato un tagliere:
- legno
- plastica o polietilene
- vetro
- silicone
- acciaio
- ardesia
Come capire qual è il materiale migliore per un tagliere? La soluzione è esaminare le caratteristiche di ciascun materiale.
- Legno: il tagliere in legno è sicuramente uno dei più diffusi nelle cucine casalinghe. I legni utilizzati per produrre questo utensile sono vari e tra questi abbiamo il rovere, il faggio, il noce, il bambù, il pioppo, l’abete e l’ulivo. Il miglior pregio di questo materiale è la capacità di rovinare meno la lama dei coltelli. D’altro lato, tuttavia, il legno ha il difetto di assorbire parecchio gli odori e non può essere lavato in lavastoviglie.
- Plastica o polietilene: Rispetto al legno, il tagliere in plastica subisce molto di più gli effetti delle lame ed è maggiormente soggetto a tagli e incisioni. Questo fa si ché l’utensile si rovini più in fretta e debba essere cambiato più di frequente. D’altra parte però, la plastica è molto più semplice da pulire e il tagliere composto da questo materiale può essere tranquillamente igienizzato in lavastoviglie.
- Vetro: i taglieri composti da questo materiale vengono spesso usati come vassoi piuttosto che come superfici per tagliare il cibo. Sebbene siano molto facili da pulire ed esteticamente più eleganti, i taglieri in vetro sono anche molto più fragili e si possono rompere facilmente.
- Silicone: Esteticamente meno belli rispetto ai precedenti, i taglieri in silicone sono assolutamente i più versatili e comodi da usare e pulire. Questi utensili, infatti, sono molto resistenti e possono essere igienizzati in lavastoviglie senza alcun problema.
- Acciaio: i taglieri in acciaio rientrano a pieno titolo tra i più utilizzati dai professionisti. La robustezza di questo materiale li rende adatti a qualunque tipologia di preparazione e, in più, sono facilissimi da pulire.
- Ardesia: anche i taglieri in ardesia sono parecchio diffusi nei ristoranti. Tuttavia, essi vengono utilizzati maggiormente come piatti o vassoi piuttosto che come superfici per incidere gli alimenti. Questo materiale , infatti, sebbene sia esteticamente molto bello, è piuttosto delicato e non può essere lavato in lavastoviglie.
Forma e dimensioni
Quando si parla di taglieri, le forme più diffuse in assoluto sono quella quadrata, quella rettangolare e quella rotonda.
Se quella quadrata risulta la più comoda per affettare il cibo, la forma rotonda e rettangolare sono invece più scomode e spesso i taglieri di questo tipo vengono usati come vassoi per servire il cibo agli aperitivi. Un bellissimo set di taglieri per aperitivo, ad esempio, è quello proposto da Pimpernel Portmeirion.
I suoi disegni floreali sono perfetti per adornare una tavola estiva o primaverile. Inoltre, le dimensioni si 40*30 offrono spazio per un mix perfetto di pane, affettati e formaggi.
Per quanto riguarda le dimensioni, in commercio esistono taglieri piccoli, medi e grandi, In genere, per affettare gli alimenti in casa risulta comodo un tagliere dalle dimensioni di 40*50 cm. In alternativa, è possibile optare anche per una superficie della misura 70*50 cm.
Per tagliare insaccati come salame o salsiccia, invece, è possibile adoperare taglieri dalle dimensioni più piccole e allungate, come quello che ti presentiamo qui di seguito di Home.
Facilità di pulizia
Altro elemento da non sottovalutare quando si sceglie un tagliere è la facilità di pulizia. Da questo punto di vista, i taglieri in plastica, in alluminio e in silicone sono sicuramente i più facili da igienizzare poiché resistono alle alte temperature e possono essere lavati in lavastoviglie.
Per quanto riguarda i taglieri in vetro o ardesia, essi sono più delicati e il lavaggio in lavastoviglie non è indicato. Questi utensili, pertanto, richiedono una manutenzione più accurata e devono necessariamente essere puliti a mano.
Infine, il tagliere in legno richiede una pulizia del tutto diversa rispetto ai taglieri sopra elencati e il lavaggio in lavastoviglie è assolutamente vietato. Scopri come pulire un tagliere di legno leggendo l’articolo dedicato all’argomento.
Quale tagliere è più igienico?
Quando si parla di igiene, il dubbio riguarda la scelta tra un tagliere in legno o in plastica. A fronte di quanto abbiamo visto poco fa, il tagliere in plastica risulta molto più semplice da pulire e, potendo essere lavato in lavastoviglie, esso è certamente più igienico rispetto a quello in legno.
Caratteristiche di un buon tagliere da cucina
In generale, un buon tagliere deve essere resistente, compatto e dotato di una superficie liscia che evita l’assorbimento dei succhi e dell’umidità e, di conseguenza, di cattivi odori.
Oltre al materiale, la forma, la dimensione e la pulizia, ci sono altri aspetti da tenere in considerazione per scegliere un buon tagliere da cucina.
Primo fra tutti, abbiamo la robustezza. Questa caratteristica costituisce uno dei principali criteri per definire se la qualità di un tagliere è alta oppure no. Un tagliere robusto è progettato con materiali resistenti agli urti, indipendentemente dal materiale di cui è fatto.
In secondo luogo, abbiamo la facilità di utilizzo. Un buon tagliere è stabile e non tende a scivolare avanti e indietro mentre viene utilizzato. I taglieri più stabili in assoluto sono quelli che presentano dei piedini d’appoggio.
Infine, a determinare la qualità di un tagliere vi è anche la versatilità. Un tagliere che può essere usato sia per le preparazioni in cucina che come vassoio da portare in tavola, sarà sicuramente preferibile a quelli che possono svolgere solamente una di queste due funzioni.
Un tagliere versatile, ad esempio è quello di Cilio, composto da legno di quercia e ardesia.
La robustezza del legno di quercia si unisce all’eleganza dell’ardesia fornendo al consumatore un prodotto bello e pratico, perfetto da usare in occasione di aperitivi tra le mure domestiche.